Rispetto agli altri contenuti che troverete nella sezione Amarcord, questo ha un valore ed un sapore tutto diverso. Gli altri sono esperimenti e progetti “pensati”, organizzati ed indirizzati verso uno scopo. Questo no.
Spiego brevemente il contesto: avevo smesso di fare il giornalista ma gli amici erano quelli, quindi continuavo a frequentare la redazione di uno storico settimanale trapanese, Monitor, diretto da Salvatore Vassallo.
Gioco forza ci si raccontavano le storielle del sottobosco politico locale e nella discussione avevo la tendenza ed estremizzare e parodizzare le situazioni. Dopo l’ennesima risata comune Salvatore mi propone di trasformare quel cazzeggio in una rubrica fissa, a me l’idea è piaciuta e siamo andati avanti così per cinque anni, divertendoci una cifra ed anche riscuotendo un certo interesse.
Ad un certo punto pensammo di raccogliere il meglio di e pubblicare un libro. Leggendolo credo sia interessante notare l’evoluzione del linguaggio.
Inizio occupandomi dei fatti (vecchia abitudine del giornalista) per poi evolvermi verso una cifra più surreale, più interessato al calembour, all’immagine spesso delirante, piuttosto che analizzare le notizie.
Anche perchè, in realtà, avevo smesso di fare il giornalista proprio per il disinteresse che mi suscitavano i nostri politici. Però prenderli in giro è stato divertente.